Cosa devi sapere sul riscaldatore a gasolio cinese per il camper
Sulla nostra mini dimora abbiamo sostituito la vecchia Truma (e con lei tutte le altre utenze a gas LEGGI L’ARTICOLO SUL NOSTRO CAMPER GAS FREE) con un riscaldatore a gasolio.
Il riscaldatore a gasolio è un’unità molto semplice, sicuramente molto più semplice delle Truma a gas di ultima generazione e, secondo il parere degli addetti ai lavori (me compreso), molto più sicuro.
Fra tutte le offerte presenti sul mercato, ci siamo indirizzati verso la versione prodotta in Cina.
Ho passato quasi un anno a studiarne caratteristiche e modalità di montaggio, scrutando meticolosamente le condivisioni di chi già prima di me si era avventurato verso questo prodotto.
In particolar modo ho seguito il Gruppo Facebook “Club felici possessori riscaldatore cinese in camper (qui il LINK)” creato da Renato Favaro -e meticolosamente gestito dallo staff di moderazione- perché l’ho ritenuto, fra i tanti, quello che indirizzava le migliori informazioni e suggerimenti in tema d’installazione e d’uso.
Le risorse del gruppo sono infinite, dai FILE PDF contenenti schemi ed istruzioni dei singoli componenti fino alle numerose testimonianze utili a fornire le risoluzioni agli errori più comuni.
Un gruppo talmente completo ed esaustivo che, se esplorato cominciando dalle guide messe a disposizione degli iscritti, permette di eseguire un’installazione perfetta senza necessità di intervenire nei commenti con domande e dubbi.
Una piccola precisazione.
Spesso a questo riscaldatore a gasolio made in Cina gli si affida il nomignolo di Cinebasto per avvicinarlo al riferimento per eccellenza del settore prodotto dalla Webasto.
In realtà i cinesi hanno prodotto il clone di un’altra azienda Tedesca, il modello AIRTRONIC D4S di Eberspacher.
I Cinesi sono tutt’altro che sprovveduti ed hanno il pregio di essere abilissimi commercianti: hanno così copiato estetica e caratteristiche di questo modello particolarmente affidabile e per certi versi migliore rispetto al leader, fino ad allora, del mercato di Webasto.
La particolarità dell’ Eberspacher, e quindi anche del clone cinese oggetto dell’articolo, è quella di non andare in stand by nel momento in cui il riscaldatore raggiunge la temperatura impostata per la climatizzazione della cellula.
Il Webasto invece si spegne per poi riaccendersi ripetendo così il ciclo di accensione nel momento di ripristinare la temperatura impostata.
Questa continua procedura (lo spegnimento e la riaccensione) incide negativamente sui consumi di corrente e di gasolio, molto più rispetto al metodo alternativo di rimanere acceso auto-modulando la temperatura.
Perché allora il riscaldatore made in Cina e non l’originale Eberspacher?
Fondamentalmente è una questione di costi: sia il prodotto nuovo ed inscatolato che ogni ricambio del “cinesino”, sono decisamente più a buon mercato.
Se poi li paragoniamo con il listino Webasto le cifre in gioco sono ancor più importanti.
Fatta questa doverosa e lunga premessa, continuiamo l’articolo con qualche domanda/risposta.
QUANTO COSTA UN CLONE CINESE DELL’ EBERSPACHER E DOVE COMPRARLO?
Ad oggi un nuovo Cinebasto (da adesso lo citerò in maniera “popolare”), è quotato fra i 100 ed i 200 euro, variazione dovuta al tipo di packaging (vedi dotazione di accessori) ed alla potenza del riscaldatore.
Le piattaforme più sicure per acquistarlo sono, a mio parere, Amazon ed Ebay.
E’ anche possibile acquistarlo direttamente dalla Cina (Aliexpress su tutti) per risparmiare qualcosa -anche se non sempre si paga meno- ma tempi di attesa e rischio di dazi doganali possono sconsigliarne l’alternativa.
Proprio da questo motivo nasce il mio suggerimento di utilizzare Amazon ed Ebay, scegliendo per quest’ultimo l’opzione “venditori europei con pagamento PayPal” al fine di godere della protezione acquisti per gli acquirenti.
Il nostro è stato acquistato su AMAZON ed è questo venduto da VEVOR -CLICCA QUI-
QUALI MODELLI SONO DISPONIBILI?
Il produttore del riscaldatore è sempre lo stesso e ciò che fa la differenza, a parità di potenza emessa dell’unità, è la quantità di accessori presente nell’imballo ed in parte dai costi delle commissioni (verso il venditore) della piattaforma di vendita utilizzata.
In sostanza, il distributore/venditore riceve il riscaldatore dal produttore e completa l’imballo con gli accessori che decide di includere: infine lo mette online sui vari siti che tutti conosciamo.
Il Cinebasto è disponibile in 3 diverse potenze: il 2, il 5 e l’8Kw. Quest’ultimo però è in realtà un 5Kw, lo si evince dalla modulazione della potenza in Hertz che si può eseguire sul display e dalle tante prove effettuate sul gruppo Facebook menzionato.
QUALI ACCESSORI SONO NECESSARI?
Per mia esperienza, gli accessori indispensabili sono il controller (meglio se con display LCD), la pompa del gasolio, il tubicino del gasolio, la piastra di fissaggio con la sua guarnizione, il tubo nero di convogliamento per l’aria calda, il tubo di aspirazione aria per la combustione , il tubo di scarico, la bocchetta di uscita aria calda.
Se deciderete di utilizzare il serbatoio del camper per alimentarlo, allora vi serve anche il pescante.
Viceversa, se penserete di dotarlo di un proprio serbatoio, avrete necessità di prendere la confezione con la tanica per il gasolio (meglio la versione da 10 litri). Oppure potrete metterne una più capiente, di forma diversa e più solida, attingendo da Amazon (ad esempio QUESTO modello da 30 litri ha già il pescante incorporato nel tappo).
Il silenziatore finale dello scarico, anche se spesso è incluso nel kit, non è un accessorio indispensabile (è stato dimostrato che la rumorosità non varia).
Trovo molto comodo invece il telecomando accoppiato al display che permette di accendere o spegnere il riscaldatore ama anche di variare la potenza a distanza (magari dal letto senza necessità di alzarsi). E quindi lo consiglio.

QUALI DIFETTI HA IL CINEBASTO?
Contrariamente al pensiero diffuso che un prodotto cinese vale poco, il Cinebasto non ha particolari difetti congeniti.
Sono stati riscontrati difetti ai primi display neri che perdevano luminosità causa avaria dei led bianchi.
Un guasto fra i più diffusi riguarda la pompa del gasolio, spesso difettata a causa di lunghi periodi di inutilizzo e che, per fortuna, si può acquistare a costi ragionevoli online.
Compratene una di scorta, magari su Aliexpress dove costano pochissimo, oppure QUESTA su AMAZON.
Capita saltuariamente un errato montaggio della ventola che produce rumore in quanto sfrega sulla scocca, difetto facilmente rimediabile riposizionandola delicatamente in sede.
Tutti i principali problemi di cui taluni si lamentano, sono però dovuti ad errori di installazione da parte di professionisti “poco professionisti” e da chi si cimenta in fai da te in montaggi troppo “fantasiosi”.
QUALE E’ LA MIGLIORE INSTALLAZIONE DEL CINEBASTO?
Non amo diffondere tutorial sul montaggio di componenti che possono provocare problemi più o meno seri (stiamo comunque parlando di una macchina che brucia gasolio) così come al pari delle risoluzioni, ad esempio, per i malfunzionamenti delle stufe a GPL, pur lavorando nel settore ed avendone le conoscenze.
Mi limiterò quindi a scrivere cosa non fare.
Il Cinebasto non deve essere canalizzato.
Questo è il primo sbaglio commesso da chi installa pensandolo tecnicamente come l’impianto Truma.
I riscaldatori Eberspacher e derivati (vedi anche il Planar della Russian e Teplostar), montano una ventola molto piccola che non è progettata per lavorare con tubazioni lunghe e complesse come quelle di primo equipaggiamento che vengono usate negli impianti delle stufe a GAS e che montano invece “ventoloni” di dimensioni grandi pilotate da motori più potenti.
La tubazione da utilizzare è quella fornita in dotazione nell’imballo, sia per il materiale di cui è composta che per l’estensione in lunghezza.
Qualsiasi prolungamento comporta malfunzionamenti a breve e lungo termine (vedi anche intasamento della camera di combustione) oltre a peggiorarne la resa calorica e la possibile generazione reiterata di errori a display (con conseguente blocco di protezione del riscaldatore).
Anche il posizionamento della pompa del gasolio deve seguire le indicazioni presenti in dotazione al riscaldatore relative alla corretta inclinazione, che deve essere di circa 45°.
Al fine di non andare incontro a malfunzionamenti, sono anche da evitare prolunghe ai cavi di corrente di serie o almeno abbondarne la sezione nel caso di giunzioni.
Inoltre il collegamento elettrico deve essere diretto sulla batteria (importante che sia efficiente e, aggiungo, da almeno 50Ah) e non su centraline o fusibiliere.
Chiaramente la batteria avrà bisogno di un sistema di ricarica dedicato.
Per un funzionamento privo di controindicazioni, la parola d’ordine è: FARE INSTALLAZIONI SEMPLICI.
Per i suggerimenti corretti sull’installazione, consiglio nuovamente di seguire il gruppo Facebook di cui ho parlato nell’introduzione di questo articolo.
Il ” Club felici possessori riscaldatore cinese in camper ” è ben articolato e fornito di tutti i TAG (#) relativi agli argomenti più comuni e “hot” al fine di essere completamente autonomi nel montaggio e nell’uso dell’unità cinese.
SE NON POSSO CANALIZZARE, COME DIFFONDO IL CALORE NELL’AMBIENTE?
E’ un’altra domanda classica di chi ragiona pensando all’impianto della stufa a gas Truma.
Il Cinebasto emette un calore molto asciutto e uniforme in grado di raggiungere ogni lato ed ogni fessura della cellula.
Per l’ambiente del bagno sarà sufficiente lasciare la sua porta semiaperta e se farà troppo caldo (credimi che capiterà) basterà aprire una finestra od un oblò per respirare aria fresca.
Il mio suggerimento è di non spegnere mai il riscaldatore, aumenterebbero i consumi di corrente e gasolio alla riaccensione. Meglio impostare la temperatura minima sul controller e lui penserà a mantenere l’equilibrio climatico in cellula.
IL CINEBASTO E’ SICURO?
Leggerai spessissimo le perle di ipotetici tuttologi (che nell’era di internet è una professione diffusissima) che decanteranno la pericolosità del riscaldatore cinese perché privo del marchio CE (molti nemmeno conoscono l’iter della certificazione CE ma la citeranno come la Bibbia) ma soprattutto per la sua provenienza asiatica.
Quest’ultimi forse dimenticano che lo smartphone ed il computer (anzi, tutta la produzione di componentistica e micro-componentistica nel settore dell’elettronica mondiale) che usano ogni istante del giorno, sono costruiti proprio lì, in Cina.
Ai tuttologi si aggiungono anche i professionisti, in particolare quelli che installano le unità tedesche su cui hanno ampi margini di guadagno e che assistono preoccupati al forte interesse dei consumatori verso il Cinebasto.
Risposta? Si, il Cinebasto è sicuro.
Come già accennato è un clone estetico e tecnico dell’Eberspacher ed è provvisto di sonde e sensori -atti a rilevare irregolarità e difettosità- collegati alla scheda madre che controlla prontamente la conformità dei parametri di funzionamento.
In caso di avaria di uno dei componenti il riscaldatore entra in protezione, esegue la procedura di spegnimento e visualizza a display un codice di errore che aiuta ad identificarne la causa.
Quindi, contrariamente alle falsità diffuse dai tuttologi da tastiera e dai professionisti a busta paga dei tedeschi, il Cinebasto non è un riscaldatore pericoloso.
E, ripeto, che tutti i principali problemi del riscaldatore, e che riguardano anche quelli dei concorrenti, sono dovuti maggiormente ad una incorretta installazione.
Lo dico con certezza perché la maggior parte degli impianti di riscaldatori a gasolio malfunzionanti che mi arrivano in officina, si risolvono con un corretto riordino dell’installazione precedente.
QUALE SCEGLIERE PER IL MIO CAMPER?
Ho installato un Cinebasto da 5Kw su un mansardato di 7.4 metri di una persona che utilizza il mezzo in zone con inverni tipicamente freddi e la scelta per le sue esigenze si è azzeccata corretta (anche per lui il paragone con Truma a GPL è improponibile, sia per il risparmio in termini economici che per la qualità climatica, ovviamente a favore del Cinebasto).
Il 2Kw in genere lo consiglio per le cellule piccole come quelle, ad esempio, dei camper puri/van.
A tutti ribadisco che devono preoccuparsi più per il caldo che avranno in cellula che del contrario.
COME SFRUTTARE LE FUNZIONALITA’ DEL RISCALDATORE
Il Cinebasto dispone di due modalità di funzionamento: in temperatura ed in Hertz.
Nella modalità temperatura funziona esattamente come un climatizzatore.
Si impostano dal controller i gradi che si vogliono mantenere nella cellula abitativa e penserà il riscaldatore ad auto-modularsi nel momento in cui lo stesso rileverà variazioni nella climatizzazione.
Come già specificato, il Cinebasto non si spegne ma riduce la potenza di utilizzo (e quindi i consumi di corrente e gasolio) al fine di mantenere la giusta gradazione.
La modalità HERTZ mantiene invece una potenza fissa e costante, indipendentemente dalla temperatura della cellula abitativa.
Quindi il consumo di gasolio e di energia elettrica sarà lo stesso per tutta la durata del funzionamento del riscaldatore.
Le due funzioni sono commutabili tramite una combinazione di tasti che varia a seconda del modello del controller incluso nel packaging.
Un mio suggerimento.
Se utilizzate il riscaldatore ad alta quota, meglio farlo funzionare in modalità HERTZ anche per i modelli con display fornito di altimetro.
L’altimetro di fatto non è preciso e l’indicazione errata potrebbe influire sulla corretta “carburazione” del cinebasto.
SUGGERIMENTI UTILI
– se nella confezione è fornito il pessimo tubo del carburante color verde, sostituitelo con uno di analoga sezione (4mm) che si usa per il ritorno del gasolio sugli iniettori dei motori
– il tubo del gasolio alla prima messa in moto va riempito, se non trovate la procedura di riempimento manuale usate una siringa
– rispettate la lunghezza da manuale del tubo di scarico
– rispettate la lunghezza da manuale del tubo di aspirazione
– se non è indispensabile non allungate i cavi di alimentazione ma se proprio dovete allungarli usate sezioni appropriate
– positivo e negativo, con cavi di sezione adeguata, devono andare direttamente sulla batteria, mai alla centralina dei fusibili o ad un connettore di cui non conoscete la sezione e lunghezza del cavo
– non inventatevi accrocchi strani, il riscaldatore ha già tutte le sue protezioni, ogni modifica è pericolosa e produce malfunzionamenti
– la pompa del gasolio va montata sotto la linea del riscaldatore con la mandata inclinata verso l’alto (inclinazione 45°), NON va montata sopra il riscaldatore
– il riscaldatore ha potenza abbondante per riscaldare un appartamento di 50 mq, evitate di progettare inutili canalizzazioni, una singola bocchetta di uscita per l’aria calda basta e avanza
– non variate mai i parametri del riscaldatore sotto password, vi mettete in guai certi
LE MIE CONCLUSIONI
Ho il Cinebasto dal 2020, un 5Kw pagato 110 euro, (QUESTO MODELLO) montato sul nostro Rimor 648 (quindi un autocaravan di fascia bassa con coibentazione pareti/pavimento non propriamente all’altezza): eppure non ho mai avuto il minimo problema, nè errori, ma soprattutto non ho mai sofferto il freddo (anzi!).
Ero talmente sicuro della scelta che ho eliminato la stufa Truma e di conseguenza mi sono tolto il problema del GAS.
Mai più bombole che finiscono di notte e mai più il pensiero di cercare un rivenditore, autonomia enorme con il gasolio che si può rifornire in self service in qualsiasi orario del giorno, più sicurezza (inutile sottolineare che il GPL è decisamente più pericoloso del gasolio).
Rispetto alla Truma i costi d’utilizzo sono assolutamente minori soprattutto considerando i rincari subiti dal GPL negli ultimi mesi, specialmente al Nord.
Se incorressi in un guasto potrei addirittura pensare, anziché ripararlo, di sostituirlo velocemente con un’unità nuova spendendo quanto costerebbe una candeletta di ricambio al proprietario di un Webasto.
Oppure potrei sostituire solo il componente difettoso: una pompetta del gasolio si porta a casa per 25 euro (ma se ne compri una di scorta su Aliexpress la paghi la metà), una scheda madre completa di controller circa 40 euro, la candeletta d’accensione poco più di 15 euro.
Nel nostro canale YouTube CIVICO ZERO – La mia vita in camper, trovi il video dove mostro la semplicità del montaggio del 5Kw che abbiamo scelto per il Rimor 648.
Buona visione