Un altro atto di potere verso tutta la categoria degli automobilisti, camperisti compresi, da parte dei criminali al potere
UNIONE EUROPEA, SALASSO ASSICURAZIONI
Dall’inizio della pandemia in molti hanno chiesto che, stante la riduzione nell’utilizzo dei veicoli, le assicurazioni attivassero uno sconto nel rinnovo delle polizze.
Ha chi ci ha scritto abbiamo sempre risposto che tale giustissima richiesta doveva essere adottata dal Governo ma, né il Governo Conte 1 e 2 e tantomeno il Governo Draghi, hanno provveduto.
Nel frattempo, ci ha pensato il PARLAMENTO EUROPEO ma non per ridurre i costi a carico degli intestatari di veicoli ma per salassarli.
Infatti, gli emendamenti introdotti dalla Direttiva Ue in materia di responsabilità civile (2009/103) prevedono che “il veicolo deve essere coperto dall’assicurazione durante il periodo di immatricolazione attiva e di uso ai sensi dell’articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103/CE”.
In sintesi, l’intestatario di un’autocaravan, autovettura, moto e/o altro veicolo, che li parcheggia in uno spazio privato non soggetto a circolazione stradale oppure non può spostarsi per le limitazioni imposte per la pandemia e/o per gli inquinamenti oppure perché decide di fruire del trasporto pubblico e/o per altri motivi personali, non può più sospendere la polizza assicurativa.
Detto salasso arriverà dopo l’adozione del Consiglio Ue, la successiva pubblicazione nella loro Gazzetta ufficiale e il recepimento da parte dell’Italia, quindi, dobbiamo subito mobilitarci come cittadini per chiedere.
- a chi abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento Europeo di intervenire per far ritirare tale decisione
- al Governo Draghi di contestare subito simile decisione, seguendo l’esempio del governo della Polonia che ha dichiarato incompatibili alcuni regolamenti UE con la Carta del loro Paese, ribaltando così il principio della supremazia del diritto comunitario.
Infatti, alla UE, prima hanno minacciato la Polonia ma, poi, hanno rimandato le decisioni, riflettendo sul fatto che altre nazioni potrebbero trovar vantaggioso uscire dalla UE visto che hanno subito danni dalla chiusura al mercato russo e che dalla Russia arriva anche l’energia indispensabile allo sviluppo.
FONTE: ASSOCIAZIONE NAZIONALE CAMPERISTI – Pier Luigi Ciolli