La bellissima Mantova, meta ideale per un weekend in camper immersi nella bellezza
Mantova è una di quelle città che deve far parte del proprio curriculum turistico.
Musei, chiese, monumenti ed eventi locali.
Con il suo importante patrimonio artistico e culturale, Mantova si è aggiudicata lo scettro della Capitale Italiana della Cultura nel 2016, conteso con altre 9 città italiane e con assoluto merito.
In questo articolo ti raccontiamo dove abbiamo sostato in camper, cosa ci è piaciuto di Mantova e dove abbiamo pranzato.
DOVE ABBIAMO SOSTATO
Come sempre privilegiamo la sosta libera e anche a Mantova c’è stata la possibilità di parcheggiare gratuitamente in Viale Te.


E così Griblù si è fermato nel grande parcheggio fronte stadio e sito a 15 minuti di cammino dal centro storico.
Spaziosissimo, asfaltato, videosorvegliato ed illuminato e servito anche da una comoda navetta (anch’essa gratuita) per i pigri della camminata.
Attenzione solo alle giornate in cui la squadra di calcio locale gioca in casa, essendo fronte stadio i parcheggi potrebbero affollarsi.
COSA ABBIAMO VISITATO
Palazzo Te, a pochi passi dal parcheggio sopra citato, è una villa costruita nel 1525 da Giulio Romano, erede del maestro Raffaello.
Realizzato per il marchese Federico II Gonzaga su ispirazione delle antiche ville romane, il suo nome discende da quello del luogo su cui è costruita ovvero l’isola del Tejeto abbreviata in Te, in cui i Gonzaga tenevano le scuderie ducali dei purosangue addestrati per tornei e campi di battaglia.
Da ammirare e rimirare gli affreschi ispirati alle favole mitologiche di Ovidio e Apuleio.

La Basilica di Sant’Andrea è il monumento che più ci è piaciuto e della quale vi lasciamo qualche scatto personale.
La basilica è sita nel centro storico, raggiungibile facilmente a piedi.
Dedicata a S. Andrea, fu progettata nel 1472 dall’architetto Leon Battista Alberti su incarico di Ludovico II Gonzaga e parte di una precedente chiesa romana della quale oggi rimane il campanile del monastero benedettino ed un’ ala del chiostro.
Fu terminata dopo 3 secoli nel 1772 con lo scopo di conservare la reliquia composta da terra intrisa del sacro sangue di Gesù che oggi si trova in una cripta al di sotto della basilica.
L’interno ha la forma della croce latina ad una sola navata coperta a botte con grandi cappelle quadrate, è imponente e di una bellezza sconvolgente.
Vale la pena di essere visitata? Si, solo la sua visita vale tutto il viaggio a Mantova.




















Il Museo storico dei Vigili del Fuoco, si trova vicino al Lago inferiore ed è gratuito per tutti.
Un luogo interessante soprattutto per gli amanti dei veicoli, e non solo, d’epoca appartenenti a questo importante corpo.
Nel museo si possono ammirare tutti i mezzi perfettamente restaurati e conservati che fanno parte del glorioso passato dei Vigili del Fuoco.





Il Palazzo Ducale, antica residenza della famiglia Gonzaga, è un maestoso edificio realizzato fra il 300 ed il 600.
La sua superficie è di circa 35000 mq e dispone oltre 900 stanze: la visita è guidata dai molti cartelli informativi ma varrebbe la pena documentarsi in anticipo per non perdersi culturalmente ogni sfumatura storica di questo mastodontico edificio.



Il centro storico racchiude altri importanti siti storici che in un solo giorno complessivo non è stato possibile visitare internamente ma che visivamente accompagnano la passeggiata in questa bellissima città: Teatro Bibiena, Rotonda di San Lorenzo (se arrivi a piedi dal parcheggio di viale Te sarà la prima tappa), Museo di Palazzo D’Arco, la Casa di Rigoletto, il Palazzo Vescovile, il Duomo, la Torre dell’Orologio, castello San Giorgio e molto altro.
Nel susseguirsi di bellissime viuzze e bellissime piazze, ci ha colpito il grande afflusso turistico e la vivacità dei locali ristorativi, delle botteghe di ogni tipologia commerciale e la presenza dei molti artisti di strada che abbiamo trovato consoni alla bella Mantova.


































DOVE ABBIAMO PRANZATO
Ristoranti, osterie, taverne, wine bar e numerosi street food: a Mantova la proposta culinaria è particolarmente abbondante ma curata.
Abbiamo scelto un piccolo ristorante senza farci ispirare dalle recensioni ma solo dall’intuito: il CAFFE’ ALLA PACE (qui la loro pagina Facebook) sotto i portici di via Broletto.
Il nostro pranzo ci ha soddisfatti pienamente: tortelli di zucca con amaretti e mostarda al burro e salvia , stracotto di manzo con polenta, un buonissimo tiramisù per Monica e per me una gustosa SBRISOLONA (clicca qui per approfondirne gli ingredienti) servita con uno shottino di grappa in cui inzupparla.
Abbiamo accompagnato il pranzo con due Spritz al Lambrusco mantovano. Il conto è stato di 67 euro, inclusa una bottiglia di acqua.
Lo consigliamo?
Quando siamo usciti abbiamo letto le recensioni di questo piccolo locale e siamo rimasti meravigliati per quelle negative che lo giudicano.
Io ho imparato a non fidarmi da tempo del giudizio altrui e questa occasione ne è una conferma: abbiamo avuto un buon servizio nonostante la domenica a pranzo sia un giorno notoriamente complicato e soprattutto non avessimo prenotato, i piatti erano tutti squisiti e il conto adeguato.
Cosa ci rimane di Mantova?
Una su tutti, la voglia di ritornarci. Non aggiungiamo altro.



