Abbiamo vissuto oltre un mese il Piemonte in piena estate, accolti da un paesaggio naturalistico incredibile e da temperature miti, usufruendo di aree attrezzate gratuite messe a disposizione dai comuni per i camperisti
SECONDA PARTE
Il nostro viaggio in Piemonte continua con questa secondo capitolo.
VALDIERI
Dopo Saluzzo e Castellar, approdiamo a Valdieri, un comune parte del parco delle Alpi Marittime e appartenente alla Valle del Gesso.
Negli anni 80 frequentavo queste zone e poco più sù, a Sant’Anna di Valdieri, ho passato diverse estati durante le ferie estive con la mia famiglia.
E’ rimasto pressoché tutto uguale, anzi, sono migliorati i servizi di accoglienza, la pulizia e l’ordine.
Valdieri sorge a 750 metri s.l.m. sulle rive del torrente Gesso.
In estate si sta freschi grazie anche all’influenza del monte Argentera (quasi 3300 metri di altezza), alla folta vegetazione e alle correnti del piccolo torrente.
Il paesello è caratteristico, non ha nulla di particolarmente significativo ma è piacevole.
Da non perdere, in estate, il mercatino alimentare dove comprare ottimi formaggi di malga e gli insaccati ai vari sapori dei vini piemontesi. Imperdibile il buonissimo pane di segale, una particolarità della zona del cuneese.
Abbiamo sostato vicino al cimitero: una zona tranquilla, lato torrente, accanto ad un praticello al fresco degli alberi, con tavoli e panchine per comodi pic-nic.
Non ci sono servizi, solo una fresca fontanella di sorgente poco più avanti e tanto ma tanto tarassaco incontaminato con cui farsi gustose zuppe e insalate.
Un comodo C/S è presente a Borgo San Dalmazzo, 8 km distante da Valdieri.
Per arrivare in questo ameno parcheggio, cerca su Google Maps CIMITERO VALDIERI.









Da vedere, scendendo verso il torrente, il percorso che corre in mezzo al bosco e che porta alle GROTTE DEL BANDITO. Una meta alla portata di tutti, grandi e piccini, in cui sono stati ritrovati resti dell’orso delle caverne e dove si rifugiano colonie di pipistrelli.
Visto il loro importante interesse naturalistico, le GROTTE DEL BANDITO sono diventate riserva naturale e l’accesso è regolato da visite guidate. Ma noi qualche foto dall’esterno siamo riusciti a farla.







CHIANALE
Ecco.
Paesaggisticamente parlando, Chianale si avvicina molto alle architetture Valdostane.
Un borghetto meraviglioso dove il tempo sembra essersi fermato.
Tradisce la sua natura turistica la presenza di strutture ricettive, da piccoli residence a bar e ristorantini tipici che la domenica d’estate sono sold-out già alle prime ore della giornata (al completo).
Entrando però fra i muri del borgo, si riscoprono tutte quelle caratteristiche di un posto “di una volta”, coi balconi in legno che spesso ospitano i servizi igienici, con le piccole legnaie sotto casa e tantissimi fiori che colorano i terrazzi e le finestre.
Chianale nasce su un terreno di ardesia e la stessa pietra è stata usata per costruire le case: non a caso, è soprannominato il BORGO DI PIETRA.
Non abbiamo sostato, è stata una meta di una giornata quando eravamo ospiti a Saluzzo. C’è qualche chilometro da fare ma ne vale assolutamente la pena.










FINE SECONDA PARTE
CONTINUA….