Vivere in camper, quanto mi costi!

Quando si valuta la possibilità di trasferire la propria abitazione su un camper, il primo pensiero è la valutazione del lato economico

Non tutti quelli che vivono in camper hanno scelto questo stile di vita per passione. Diciamoci la verità e non c’è nulla di male: quello economico è uno degli aspetti più gettonati e ne ho conferma dalle domande che mi vengono fatte da chi si appresta a fare il grande passo.

I più si informano sui costi della vita in camper, sperando di trovare conferme nelle mie parole.
Io come sempre porto la mia versione dei fatti, sviando consigli e suggerimenti.

Ovviamente anche io mi feci due conti prima di buttarmi in questa avventura, anche perché nel 2016 il fenomeno dei fulltimer era una nicchia ancora più ristretta dei tempi odierni o almeno in rete non si trovavano informazioni specifiche.

Quindi, anziché chiedere come fanno i tanti adesso, mi ero armato di foglio Excel.

Valutai costi fissi e variabili. Per i primi l’assicurazione, il bollo, la manutenzione della meccanica con scadenza ordinaria, il costo della revisione periodica: tutte voci che sono in ballo anche per la classica automobile. In più misi in conto l’abbonamento per una linea internet per me essenziale per lavorare.

I variabili invece erano un pò un’incognita non avendo mai avuto un autocaravan.

Per cui inserii i costi del gas per cottura e riscaldamento, per la manutenzione straordinaria della meccanica, quelli per scaricare e caricare l’acqua dei serbatoi ed un piccolo budget annuale per gli interventi di ripristino che possono essere necessari per mantenere l’appartamentino efficiente: il classico “varie ed eventuali”.

Quando giunsi a tirare la somma finale rimasi scettico, pensavo che quella lista era incompleta, che dimenticavo qualcosa.
Ero abituato ai costi dell’appartamento, a quelle mazzate che arrivavano sotto forma di bolletta ogni bimestre che prosciugavano lo stipendio e ripassai più volte quella lista fino ad arrendermi.

Mensilmente avrei avuto, fra spese fisse e variabili, una media di 150 euro. E su alcune voci, come le variabili, quelle del gas e per la manutenzione straordinaria, mi ero tenuto “largo”.

A questo importo andava aggiunto il costo del gasolio e della spesa al supermercato ma queste erano voci poco quantificabili e prettamente personali.

Dopo questi tanti anni di esperienza, quella cifra è una conferma: rispetto all’appartamento si vive con pochissime spese che all’occorrenza ti permettono di lavorare meno e goderti qualche viaggio in più.

Un unico appunto è d’obbligo: quando il camper diventa la tua casa per 365 giorni l’anno, non puoi ragionare da automobilista.
Il camper va manutenzionato assiduamente, controllato periodicamente in ogni sua parte perché un’avaria significa rimanere senza un tetto per dormire. Se vuoi intraprendere questa vita, lui viene prima di te.



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Nel 2016 sono stato folgorato da una profezia, abbandonare i muri di mattone per vivere in un camper mansardato di 6.5 metri. Nel 2017 è nato CIVICO ZERO, il più grande diario di bordo di vita in camper. Segui "CIVICO ZERO - La mia vita in camper" su BLOG - FACEBOOK - TWITTER - YOUTUBE - INSTAGRAM