Riporto l’intervista di Marta Zanella per il mensile SCARP DE’ TENIS del “lontano” 2018
La scelta di Fabrizio
…Ma c’è anche chi mantiene un lavoro fisso.
Fabrizio vive nel suo camper da due anni e ogni giorno raggiunge il suo negozio a Ostia. «Da tempo mi sentivo insoddisfatto della mia vita, mi sembrava una fotocopia di tutte quelle che mi circondavano».
Il suo punto di rottura è stata la separazione dalla moglie. Molti altri, nelle sue condizioni, si sarebbero trovati nella difficoltà di trovare e mantenersi un’altra casa. Lui, per fortuna, aveva il camper che aveva comprato per le ferie.
«La fine del mio matrimonio mi ha dato l’occasione di poter riscrivermi il futuro e cestinare quel lungo protocollo passato. Non volevo più vivere in una scatola di mattoni come un’ape nell’alveare.
Conoscevo due persone che vivevano in barca e la loro esperienza è stata fondamentale per prendere la mia decisione. Mi affascinava il poter decidere dove cenare, dove addormentarmi e dove svegliarmi – commenta ancora –. Credo che la nostra scelta di vita non sia un fenomeno nuovo.
Esiste da sempre.
Solo che oggi i nostri racconti sono amplificati da internet e dai social network, e vengono visti con un altro sguardo: uno stile di vita che fino a ieri era apostrofato in senso dispregiativo, oggi è visto come qualcosa di avventuroso, addirittura di invidiabile.
Per me è una scelta di libertà. Ho festeggiato il mio 49esimo compleanno sul mio camper, ma in un certo senso è stato l’anno uno della mia nuova vita».
