Genova la metto fra quelle città da visitare almeno una volta nella vita. Anche in camper
Se segui il mio blog da sempre, saprai che Genova è la mia città natia dove ho vissuto i primi 20 anni. Quindi, forse, sarò un pò di parte nel titolare questo articolo “Viaggi indimenticabili”. Ma anche no.
Indimenticabile perché, partito da Ravenna a Gennaio in una giornata uggiosa, attraversata l’Emilia fra banchi di nebbia e temperature prossime allo zero, sono arrivato ad Arenzano (prima tappa) come se fossi giunto in un altro pianeta.
Ad attendermi un sole primaverile, 20° ed un mare calmo.
E questo è già un premio.

Arenzano è un piccolo borgo marino curato e molto gettonato soprattutto nei weekend. Passeggiare sul lungomare è un toccasana: ammirare le splendide palme, ascoltare il suono delle onde che spostano i ciottoli a riva e cercare l’orizzonte in un mare blu che non finisce mai.
Arrivato al porto, puoi percorrere la “passeggiata lungomare Fabrizio De Andrè”, un percorso di circa 3 km ricavato da una linea ferroviaria in disuso che collega Arenzano a Cogoleto.
Potrai camminare a bordo mare su una pista ciclo pedonale, ammirando splendidi graffiti in memoria del cantautore genovese che colorano le gallerie, ascoltando il suono delle onde, senza smog, rumori e frastuoni metropolitani.
Imperdibile, soprattutto in una giornata mite come questa.
Ad Arenzano ho sostato in libera sulla strada appena fuori città in direzione Genova, poco prima della galleria: unico neo, il rumore generato dal traffico ma che, in bassa stagione, non è particolarmente fastidioso.
Lasciata Arenzano, la tappa successiva è stata Voltri. Qui ti suggerisco di svaligiare Priano, un forno che è un’istituzione in tema focaccie, farinata e dolci genovesi.
A Voltri ho visitato la sempre bellissima Villa Duchessa di Galliera, immersa in un parco di 32 ettari fra suggestive grotte, cascate artificiali, ulivi e fauna rappresentata da splendidi daini e caprette tibetane. L’ingresso è gratuito e giunto sulle alture potrai ammirare un mare che solo la Liguria ti dona. Anche questa tappa è imperdibile.

A Genova cosa vedere?
Premetto che io non sono un turista d’arte, non amo particolarmente visitare monumenti storici ed opere d’arte millenarie. Cerco invece l’emozione nel luogo e la trovo in quei piccoli scorci naturali e non in cui noto la bellezza.
Genova non è certamente avara di architettura storica e san Google potrà aiutarti meglio di qualsiasi guida.
Ho ritrovato queste emozioni nei caruggi, che per quanto possano rappresentare per molti il degrado, sono per me una caratteristica, nel bene e nel male, di questa città.
Quel labirinto che si snoda da Via Prè per arrivare a via di Sottoripa, passando da via del Campo, mescola odori, sapori e culture diverse.
Era così quarant’anni fa quando passeggiavo con gli amici, è ancora così oggi a braccetto con Monica, la mia splendida compagna di vita.
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Ecco, a via Sottoripa, tappa d’obbligo culinaria è Carega, un’antica friggitoria dove degustare prelibatezze liguri in tema pesce e fritti da asporto, magari mentre cammini ammirando l’architettura del porto immerso fra i riflessi del mare.

Genova dall’alto l’hai mai vista? In foto?
Bene, dal vivo è un’altra storia.
L’ho ammirata salendo a spianata Castelletto.
Ci puoi arrivare anche con il suggestivo ascensore, io da grande eroe l’ho raggiunta a piedi. Ti ritroverai su una splendida terrazza con vista a 360° sulla città e sul porto.
L’ultima visita l’ho dedicata al borghetto marinaresco di Boccadasse.
Lì, proprio lì, bevetti da ragazzino la mia prima birra, una Martin’s.
Il borghetto di pescatori è architettonicamente una mini Portofino che si ritrova nella forma a ferro di cavallo e nei colori delle vivaci tinte pastello delle case.
La spiaggetta è in ciottoli come da tradizione genovese, la vista sul mare è la solita, quella splendida del mar Ligure.
Un’importante suggerimento in tema parcheggio camper.
Parcheggiare un camper a Genova non è semplice, gli spazi esigui delle strade e la conformazione geografica non aiutano.
Non ti avventurare in impossibili spostamenti con l’autocaravan, scegli una sosta a pagamento dove lasciare il mezzo in sicurezza e usa i mezzi pubblici che a Genova, per quanto se ne dica, funzionano egregiamente.
Per girare la città e le frazioni limitrofe, ho scelto un’area sosta a Molassana sita nel complesso di un distributore di carburante. Non è una sosta romantica, non ha splendidi panorami ma è dotata di allaccio elettrico, carico scarico delle acque ed è ad un passo dalla fermata del bus che porta in centro in 40 minuti.