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La manutenzione per mantenere il camper sicuro, affidabile ed efficiente

Le vostre domande: “Come preservare al meglio la cellula e la meccanica del camper?”

La domanda del giorno è relativa ad un argomento importantissimo.
Parliamo di manutenzione periodica dell’autocaravan, essenziale per garantirne sicurezza, affidabilità ed efficienza.

MECCANICA
Parto dalla parte meno “complicata”.
La meccanica del camper deriva da quella del furgone su cui l’allestitore ha costruito la cellula e la manutenzione periodica è dettagliata nel libretto d’uso del mezzo.

Non ci sono differenze rispetto ad un’automobile se non la raccomandazione di sostituire annualmente l’olio del motore (filtro incluso) e, per la mia esperienza in meccanica, non oltre i 10/15 mila km.

Il lubrificante è la parte vitale per la longevità degli organi meccanici interni al motore.
Quando leggo di sostituzioni dell’olio ogni 30 mila km o più, rabbrividisco: provate a far analizzare il lubrificante dopo quel chilometraggio e vedrete che di protettivo non ci sarà più nulla.

Ho parlato approfonditamente dell’olio motore in un articolo del blog che ti consiglio di leggere (CLICCA QUI)

Stesso discorso per l’olio del cambio: anche qui qualche costruttore lo dichiara eterno ed anche qui ti dico che di eterno non esiste nulla, tantomeno un lubrificante.

La sua sostituzione periodica è un toccasana per cuscinetti, ingranaggi e sincronizzatori: parliamo di circa 1,5 litri di olio, ogni 60 mila km è un’operazione poco onerosa dal punto di vista economico ma il cambio ne gioverà.

Per tutti gli altri elementi di consumo (filtro aria e gasolio), fai riferimento a ciò che prescrive il costruttore ma non risparmiare sul lubrificante.

Un altro occhio di riguardo è da riservare al liquido dei freni, chiamato impropriamente olio freni (di olio non c’è nulla).
Ogni due anni sarebbe appropriato sostituirlo perché tende ad assorbire umidità e di conseguenza peggiorare le sue caratteristiche native.
Il camper è un mezzo a pieno carico anche da scarico e l’efficienza frenante è parte essenziale della sicurezza di marcia.

Non trascurare nemmeno l’impianto di raffreddamento: se noti cali di liquido, rivolgiti ad un meccanico competente e se rabbocchi usa il liquido pronto uso raccomandato dal costruttore del motore.
Portane sempre un litro con te e se possibile non rabboccare con acqua di rubinetto.

Altro elemento meccanico di assoluta cura, è la cinematica della distribuzione.
La cinghia della distribuzione è quel complesso meccanico che collega l’albero motore con le cammes delle valvole e spesso anche sulla pompa dell’acqua e quella del gasolio.

Ogni costruttore prevede precisi intervalli di sostituzione della cinghia e dei suoi accessori ed è importante rispettarne le scadenza chilometriche e temporali.
La rottura della cinghia o della catena della distribuzione, porta a danni meccanici più o meno gravi che comportano spese ingenti di ripristino.



CELLULA
Qui la faccenda di complica.
Tetto e pareti della cellula sono il telaio della nostra abitazione itinerante e preservarne la durata è fondamentale per evitare di incorrere in spese stratosferiche causate dalle infiltrazioni di acqua.

Lavorando in officina, noto come la maggior parte dei camper sono trascurati.
Un lavaggio esterno regolare della cellula è di vitale importanza al fine di monitorare danni alla vetroresina o all’alluminio con cui sono costruiti le pareti ed il tetto dell’autocaravan.
Vale la regola che prevenire è meglio che riparare.

Fra le parti maggiormente a rischio, ci sono profili del tetto, giunzioni degli oblò e dei camini e profili delle finestre, quindi tutto ciò che interrompe la continuità di tetto e pareti.

Le operazioni di sigillatura sono spesso un palliativo perché il componente che garantisce l’impermeabilità di tutte le giunzioni è il Terostat che è un nastro bituminoso che fa da “cerotto” fra tutte le parti interconnesse.

Quando il Terostat degrada avrete tre possibilità per garantire la tenuta all’acqua:



UTENZE
Tutte le utenze di bordo andrebbero verificate prima di ogni uscita col nostro camper.
Mi riferisco alle utenze a gas, idrauliche ed elettriche.

A livello di manutenzione del comparto GAS (frigo, stufa e piano cottura/forno), ti suggerisco di rivolgerti una volta all’anno ad un tecnico capace che provvederà a pulire ugelli e bruciatori al fine di garantirti una vita a bordo serena.
Col gas non ci si può improvvisare esperti, meglio affidarsi a chi lo è.

Per l’impianto idraulico è tutto più facile.
Innanzi tutto ti consiglio di dotarti del KIT DI CARICO ACQUATRAVEL (CLICCA QUI PER L’ARTICOLO IN CUI NE PARLO).
Con ACQUATRAVEL non hai solo maggiore durata durata delle utenze idriche ma la garanzia di utilizzare acqua priva di batteri e soprattutto del sottovalutato batterio della legionella.

In caso di inutilizzo prolungato del camper, svuota tutti i serbatoi e il boiler dall’acqua rimasta, dopo aver provveduto all’igienizzazione dell’intero circuito come spiegato da ACQUATRAVEL.

All’atto dell’uso del camper, riempi il serbatoio delle acque chiare e, dopo aver spurgato eventuali bolle d’aria, verifica che la pompa dell’acqua non entri in funzione a rubinetti chiusi.
In caso contrario potresti avere una perdita lungo le tubazioni.

Nel caso di perdite intervieni immediatamente per evitare danni alla struttura della cellula.

Sull’impianto elettrico non c’è molto da dire.
Io non consiglio mai ai miei clienti di lasciare il camper rimessato collegato continuativamente alla rete elettrica.
E’ meglio una volta a settimana, collegarsi alla colonnina per qualche ora, giusto il tempo per provvedere al ripristino della tensione massima delle batterie (acido, AGM o GEL).

Se invece disponi di batterie LIFEPO4, è importante evitare di tenerle sempre sotto tensione (pannello solare o colonnina) o viceversa farle scaricare completamente.
La percentuale ideale di riposo di una batteria LIFEPO4 è attorno al 50% della loro capacità.

Per cui una LIFEPO4, in caso di rimessaggio, meglio scollegarla da qualsiasi fonte di alimentazione quando è a metà della sua carica.

FINESTRE
Le finestre non hanno grandi necessità di cure se non una buona pulizia costante per evitare che lo sporco possa solidificare sul supporto.

Sulle guarnizioni (che interessano anche quelle degli sportelli dei garage e dei gavoni) invece si può intervenire per evitarne il precoce indurimento ed la conseguente perdita di tenuta.
Esistono diversi prodotti specifici per la cura della gomma ma con poca spesa si può cospargerla con grasso di vasellina che ne preserverà la morbidezza necessaria.

Un’operazione di pochi minuti che consiglio di ripetere ogni 6 mesi.



CONSIDERAZIONI FINALI
Dopo aver letto quanto esposto sopra, probabilmente qualcuno potrebbe farsi l’idea che la manutenzione di un camper è onerosa e complessa.
In realtà una corretta cura è semplice e più economica di qualsiasi intervento dovuto a mancanza di incuria soprattutto perché molte operazioni di ripristino non sono facilmente eseguibili da tutti in fai da te.

Per cui, visto il costo non propriamente a buon mercato di un autocaravan (usato e nuovo), meglio mettere nei preventivi dei costi di gestione anche una scrupolosa manutenzione ordinaria e preventiva.










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Nel 2016 sono stato folgorato da una profezia, abbandonare i muri di mattone per vivere in un camper mansardato di 6.5 metri. Nel 2017 è nato CIVICO ZERO, il più grande diario di bordo di vita in camper. Segui "CIVICO ZERO - La mia vita in camper" su BLOG - FACEBOOK - TWITTER - YOUTUBE - INSTAGRAM